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Sabina Guzzanti,"Il cinema Italiano ? Veramente terribile !"
Con“Viva Zapatero !”l’ex tigre della satira tv passa al cinema documentario
Sgrida i politici onnivori e arroganti polemizza sul taglio del fondo per lo spettacolo
Critica a fondo i film italiani

Intervista realizzata da Franco Ferri

Nell’attuale panorama indecifrabile e poco rassicurante del cinema italiano Viva Zapatero ! appare una sorpresa e spicca per autorevole referenza .Sulla scia di Fahrenheit 9/11 Sabina Guzzanti fa una decisa virata rispetto al suo cinema precedente (Troppo sole,Bimba )e affronta il film documentario con coraggiosa passione civile .L’abbiamo incontrata durante una pausa del suo lavoro; Un’occasione breve  ma determinata da forza polemica incentrata su informazione e cinema.

Come è nata l’esigenza di realizzare il documentario Viva Zapatero ! che parte da motivazioni personali e professionali per approdare ad una più ampia prospettiva di indagine socio- politica sulla natura dell’informazione in Italia ?

Viva
Zapatero nasce dal semplice desiderio di vendetta che poi è stato elaborato quando il tribunale ci ha dato ragione sulla pretestuosità della chiusura del programma satirico Raiot . Mi sembrava che all’interno di questa vicenda ci fosse tutto il peggio dell’Italia ovvero assenza di informazione,ipocrisia,conflitto d’interessi e meccanismi culturali vari per giustificarne la soppressione. Purtroppo da noi la politica è un’oligarchia indisturbata,di destra e di sinistra, che si divide un bottino fatto di poteri e ricchezze varie del paese senza che nessuno le chieda conto dell’operato.

Il cinema nella sua storia ha offerto spazio a racconti e tematiche di artisti di ogni tendenza rappresentando con ogni probabilità la più ampia frontiera di libertà espressiva . Anche oggi nel momento in cui la tv mostra piattezza e la faccia dura del controllo dei contenuti,credi che questo media possa ancora essere l’estrema dimora della creatività ?

Il cinema, che a me piace molto,ha il vantaggio di non essere sottoposto al controllo politico anche se a priori  non sono convinta che fra i due media ci possa essere la superiorità dell’uno o dell’altro. Realizzare dei film in Italia nel prossimo futuro sarà impresa sempre più ardua per il taglio dei finanziamenti pubblici e anche questo aspetto finisce per essere un intollerabile forma di censura. Sono stata fortunata perché Viva Zapatero  a Venezia,seppur nella clandestinità,ha trovato una spinta notevole ed oggi la pellicola viaggia verso il milione e mezzo di euro.

Consideri  Michael  Moore un modello da seguire anche in considerazione del fatto che
ha avuto il merito di riportare in auge un genere come il documentario che sembrava dimenticato ?

Apprezzo  Moore ha dimostrato che il film-documentario può essere molto seguito ed ha incoraggiato tutti coloro che hanno voglia di intraprendere questa particolare strada.

Come mai il cinema italiano di questi anni è così carente di qualità e privo di una apprezzabile voglia di creatività ?

I film italiani di oggi sono veramente terribili,non si vede in giro alcun lavoro apprezzabile e non parlano  affatto della realtà. Sono telenovele o sceneggiati dettati da regole televisive e portati malauguratamente  nelle sale. Considerato che sono prodotti da RAI o Mediaset non possiamo attenderci  un percorso diverso.

 

                                  2005 © Cinema & Critica