L’arrivo nelle sale di Deadpool & Wolverine ha fugato in modo definitivo qualsiasi dubbio che stava interrogando una parte della stampa. Anzi con esattezza quasi profetica i primi responsi numerici davano ragione agli analisti di mercato statunitensi che per l’esordio avevano indicato da tempo un possibile impatto di poco superiore ai 200 milioni di dollari. La realtà dei conteggi vedeva nei primi giorni $ 211.000.000 che rappresentano il record partenza del 2024 durante un’estate fruttifera fino a luglio solo grazie al Disney-Pixar,Inside Out 2. Un risultato molto incoraggiante perché da un lato vede concreti squarci di sereno tornare sopra il Marvel Universe dopo turbolenze addensatesi causa libri contabili non eccelsi,dall’altro conferma la ripresa stabile dell’esercizio cinematografico che viene recepito dal pubblico quale media indispensabile. Il connubio a prima vista spiazzante tra due supereroi diversissimi si è rivelato al contrario un fattore attrattivo e vincente rimettendo ancora al centro del box office Disney Company che ribadisce versatilità sul piano artistico e finanziario. L’unione fa la forza,il mix di energie crea un piano modale di ulteriore espressività lanciando sulla nuova accoppiata un coinvolgimento che è stato accettato senza indecisioni. I dati statistici ci hanno offerto al proposito interessanti curiosità per capire i flussi di pubblico di questi personaggi che ora convergono con fiducia evitando qualunque possibilità di stallo. Se prendiamo i debutti nei cinema Usa dei film con Deadpool e Wolverine per cronologia più vicini a noi,rispettando così maggior omogeneità sul costo dei biglietti,notiamo come le pellicole (2016/2018) imperniate sul carattere performato da Ryan Reynolds si attestino intorno ai 125/130 milioni di dollari. Quella del 2017 (Logan) costruita sul serissimo X-Men,Hugh Jackman,valse 88 milioni. Ciò significa che sommando i valori iniziali avremo una correlazione indicativa molto simile alla partenza del film diretto da Shawn Levy,offrendo nitida sequenza di come i fan dei due supereroi si siano amabilmente fusi. Oltre due mesi condurranno Deadpool & Wolverine sopra il miliardo e 300 milioni di dollari a livello internazionale,e se negli Stati Uniti finora firma 636 milioni nel giro per il mondo destano interesse i numeri ottenuti su grandi territori. Non poteva mancare la Cina tra i paesi più ricettivi che da sempre ha un ottimo feeling con l’iconografia targata Marvel. Potenzialità che si moltiplicano per la sconfinata estensione delle sue regioni,e nei fatti c’è tanta verità quando vediamo che in poche settimane ha consegnato un incasso (tradotto in dollari) equivalente a 58 milioni ottenuti da 9.600.000 spettatori. L’Oriente condivide con l’Occidente un cinema che sa essere migliore degli scontri politici,del resto anche in Russia non si può fare a meno di Deadpool & Wolverine dove il situation-fantasy in barba a ogni nazionalismo ha raccolto velocemente 2 milioni e 500 mila ingressi. In Europa il primato arriva dal Regno Unito che somma 57 milioni di sterline lasciando intendere un gradimento già prefigurato in sede di attesa. E in Italia? Il risultato diviene molto performante trasformandosi nella seconda miglior prestazione di sempre per film usciti dopo il ventesimo giorno di luglio. Nonostante il record di Barbie un anno fa appaia inarrivabile farà una corsa di alto livello che scrive € 18.000.000 mentre verrà visto da 2.270.000. La media schermo segnata all’esordio è un’affluenza in stile invernale di stagioni lontane che ha determinato 2000 biglietti per ognuno. Il rovescio della medaglia dell’esercizio cinema è che troppi film registrano pochissimi spettatori in particolare quelli italiani,ma il pubblico paga scegliendo i più attraenti.

Gli episodi successivi in molte circostanze non ripetono il successo dei progenitori ma il caso di Inside Out 2 va a rinforzare il detto che le regole sono fatte per essere aggiornate. Durante un’estate iniziata fiacca per il clima cinematografico,da un lato la mancanza di blockbuster,dall’altro il morso della crisi economica che colpisce in particolare l’intrattenimento al cinema,così il positivo arrivo del nuovo film Pixar venne salutato alla stregua di un benevolo tsunami. Inside Out 2 nei primi cinque giorni fu visto in sala da 2.200.000 spettatori corrispettivo d’incasso pari a quasi 16.800.000 euro ottenuti in 570 schermi. Nel proseguo dei mesi giungerà a una progressione in crescendo che fisserà la vendita del biglietto numero 6.410.000 (€ 46.500.000). E' divenuto molto rapidamente il numero uno della stagione 2023/24 mettendo dietro addirittura C'è Ancora Domani sia nell'incasso (€ 36.860.000) che per numero di ingressi (5.450.000). Sono cifre dal suggello impressionante che rendono inutile ogni eventuale confronto con i rendimenti di altri film nel periodo ma nel contempo offrono all’analista dati di osservazione insoliti. Il pubblico italiano che da tempo lontano non sembrava più palesare sintonia con le visioni al cinema,consegnando stabilmente rispetto ai paesi europei numeri al ribasso,a cicli improvvisi fa risvegliare in grande stile l’afflusso del box office spingendosi verso un determinato titolo. Nel raffronto parallelo con l'estero Inside Out 2 invertiva tendenza stabilendo all'inizio un picco nettamente in vantaggio rispetto alle sale francesi. In seguito grazie alla forte potenzialità di un mercato rilevato costantemente il doppio di quello italiano costruiva in quattro mesi un'avanzata da 8.400.000 presenze. Ottimo rendimento in Germania che però in definitiva rimarrà indietro (si fa per dire) a quota 5.500.000 ingressi molto lontano dal dato italiano. Si rompe un trend negativo che da tempo innestava un fenomeno di effetto sociale molto inquieto tendente a far dimenticare al pubblico tante uscite nelle sale. Se poi il richiamo di una pellicola trascina fattori magnetici insiti nella storia questo contribuirà ad infrangere qualunque schema o barriera pregressa favorendo boom imprevedibili e inarrestabili. Allora le proiezioni andranno viste ad ogni costo e s'ingigantisce l’idea di indispensabile per un film come non mai. Qualcosa di simile si era già avvertito per Barbie,Oppenheimer,C’è Ancora Domani della Cortellesi e quest’anno in buona misura con Povere Creature! di Lanthimos. Tutte produzioni che sono servite nel botteghino italiano a far statistica da trend europeo. Inside Out che nel 2015 fu visto da 4.400.000 persone (surclassato dal sequel odierno in soli quindici giorni) ha lasciato un’eco importante sugli spettatori giovanissimi e non solo. La rinnovata predisposizione a un disegno visionario e razionale delle psicologie che sorreggano lodevoli finalità pedagogiche sono servite in Inside Out 2 a conquistare genitori e figli senza remore. Divertimento e partecipazione a sentimenti rilevanti come fossero un gioco d’azione s’intendono condivisi dall’enorme mole di famiglie all’interno dei cinema lasciando un segno incoraggiante sullo spettacolo del grande schermo. Negli Stati Uniti la produzione Disney-Pixar ha garantito un solido risveglio del mercato dall'ultimo trimestre 2023,un vasto lasso temporale di ristagno distributivo e in attesa di normale ripresa dopo il grande sciopero di Hollywood finito a dicembre. Inside Out 2 ha superato in breve l’intero incasso di Inside Out ($ 356.921.000) stabilito nove anni prima e arriverà a 653 milioni di dollari.