Pooh: Riuniti per L'Ultimo Concerto
L’evento che ha coinvolto,coinvolge a più strati indirettamente anche le sembianze del cinema,ha avuto luogo all’Unipol Arena il 30 dicembre 2016 per il concerto dei Pooh,in quel di Casalecchio di Reno vicino Bologna.
L’Ultimo Concerto,oltre essere stata esibizione live del gruppo che festeggiava 50 anni di musica insieme,verrà trasmesso in diretta su molti schermi cinematografici trasformandosi di fatto in un avvenimento multimediale di grande levatura. Sold out al palasport emiliano ma altrettanta richiesta per le poltrone dei cinema sparsi nella penisola, Secondo i dati forniti dal rilevamento Cinetel la Notte dei Pooh ha avuto un interesse alla pari di molte pellicole viste in quel periodo tenendo testa a
Rogue One,ultima avventura targata Star Wars. Il live show raccoglieva un incasso pari a € 441.000 che sono ragguardevole top per un evento unico.
L’Ultimo Concerto ha rappresentato la tappa finale in un anno dove Roby,Red,Stefano,Dodi e Riccardo Fogli si sono riuniti per l’anniversario di una band storica che ha impresso svolte in divenire della musica italiana. Quando nacque nel 1966 proprio a Bologna,non tutti gli attuali componenti ne facevano parte,va da sé come questa storia ci piace evidenziarla a modello perché una delle caratteristica del pieno successo,per certi versi atipico,risiede nella parabola legata all’immaginario evocativo delle loro canzoni immerse in maniera originale con l’idea stessa che accompagna il cinema. I soggetti cantati sono espressioni essenziali di sequenzialità,alla stregue di piccole sceneggiature assomigliano al racconto di un film in musica. Questo aspetto di comunicazione era presente già nel linguaggio dei testi fin dai primi lavori,nei quali iniziarono a stilizzare su pochi minuti storie inversamente di largo respiro. Le emozioni del pentagramma sono riuscite a far emergere la giusta potenza onirica per far percepire,vedere le azioni dei personaggi. Coinvolti in amori impossibili,splendidi creatori del sogno magari ai confini della solitudine,gli uomini e le donne cantati dai Pooh non si addomesticano con facili regole. La carica delle note ha dato il volto a protagonisti di storie lancinanti,risvolti sentimentali ardui che sembrano usciti dalle pellicole di François Truffaut e Jean Luc Godard.
Io e Te per Altri Giorni,Uomini Soli o
Rotolando Respirando,tra le altre,restano esempi lampanti in cui la musica è il tempo spaziale per vicende poetiche e trip mozzafiato. Specialmente l’ultima perfettamente ritmica
,è l’ansiosa corsa contro i minuti per una fuga d’amore nella quale si permea il duello tra l’uomo e il sole,l’astro di luce che sorge impietoso potrebbe non nascondere più al resto del mondo quella notte proibita. Una forza radicata nella scrittura che si deve al pioniere del gruppo,Valerio Negrini,uscito in seguito dalle scene ma sempre rimasto eminenza grigia a scrivere grandi canzoni fino al 2013 quando è scomparso. Insieme a Roby Facchinetti formerà uno dei più validi binomi d’autore della musica pop,riuscendo a far nascere celebri hit. In lui c’era una caratteristica,unica nel panorama italiano,ovvero quella di saper rappresentare il senso contestuale dal valore metafisico,un rarefatto segno d’idealismo che si levava e si sviluppava per spiccata aderenza iniziatica verso l’arcano. Nel medesimo istante imprimeva quell’assoluta identificazione esistenziale stratificata nella quotidianità dei personaggi. Sotto il segno dell’uomo e del mito si svilupperà appunto la parte più visionaria della carriera dei Pooh,legata ad eccellenti esibizioni dal vivo che contribuirono a trasformare incisivamente anche il modo di rendere sound e stili nei loro album. Antesignani in Italia di questo genere live rock dal sapore tecnologico,poi ripreso da tanti artisti nazionali,che ottimizza palco e lighting,fecero scoprire al pubblico il coinvolgimento e la compenetrabilità di resa multimediale. La dimensione notturna,sia essa teatrale o da stadio,ha reso folgoranti le performance di
Parsifal,
L’Ultima Notte di Caccia,
Lindbergh,il concerto ha svegliato e implementato la suggestione mitopoietica tipica del cinema. Era la strada parallela che su scala internazionale scelsero anche Pink Floyd,Queen, Electric Light Orchestra. Seguendo un’ispirazione sempre più
progressive che oggettivasse quanto il desiderio di immaginario avesse forza artistica sconfinata e infinita,i Pooh nel 2010 realizzano
Dove Comincia il Sole,uno dei lavori più compiuti,sperimentali e belli,questa volta con Roby Facchinetti,Red Canzian,Dodi Battaglia,alla batteria ci sarà l’inglese Steve Ferrone. Troveremo nell’album ancora un piccolo gioiello di film canzone,non certamente un trailer ma una storia epica che dura cinque minuti,completa di variabili salienti.
L’Aquila e Il Falco potrebbe essere una perfetta pellicola fantasy,allegorica e piena di ambiguo fascino. Narra della seduzione di una donna bellissima e tremenda,”
Nera falce regina del pianto”,che vuol portarsi via Attila,”
Re degli Unni flagello di Dio”,dicendogli
,” Posso portarti via nel tempo,verso altri mondi che non sai”. Risponde lui
,”Donna,nel tuo castello oro non c’è,non voglio entrare alla tua corte,nel tuo giardino degli eroi”. Saranno un’aquila e un falco a decidere l’esito,vincerà chi dei due volerà più in alto. Una partita difficile da giocare questa tra le due anime,ma l’epilogo non è mai scontato come i destini. Inizio e fine si incorporano,giocano,temporeggiano rendendo difficile far scorgere,anche simbolicamente,se
L’Utimo Concerto dei Pooh sia stato veramente l’ultimo. Musica e visioni hanno bisogno ancora del loro aiuto.