Uno psicodramma alza il rating a Wall Street
Il giorno e la notte che cambiò il mondo nel geniale “Margin Call”
J.C. Chandor mette in scena paure e avidità dei brokers durante la crisi del 2008 La crisi finanziaria del 2008 passerà alla storia come la più grave di sempre,risultò un impatto simile a uno tsunami che evaporò in breve enormi quantità di denaro intaccando le basi dell’economia reale. Adesso ispira una storia atipica per nulla incentrata su ricognizioni cronologiche o di stampo sociologico ma focalizzata sulle intime paure degli uomini in buona parte colpevoli di essa. Margin Call è un film che a partire dal titolo richiama un termine tecnico del mondo dei brokers in atto quando il rischio perdite di una serie di operazioni diviene pressante e si obbliga la ricostituzione di un margine originale di depositi pena la risoluzione dei contratti. Si potrebbe prevedere una vicenda torbida ma fredda,poco digeribile per i non addetti ai lavori ed invece grazie a una sceneggiatura rigorosa e inventiva,che non prova vocazione etica o indica semplice interpretazione politologica,scruta nell’interiorità degli uomini resisi protagonisti di un periodo fino ad allora vincente nel matrimonio con il denaro. La rappresentazione è collocata nel giorno e ancora considerevolmente durante la notte in cui prese avvio il tracollo finanziario.
La notte che cambiò Wall Street |