'Melancholia' è il miglior film d'Europa
Il 24° European Film Awards è ritornato per la serata finale a Berlino. Il premio idealmente rappresenta la punta del cinema continentale e certamente si può fregiare a buon diritto del sottotitolo di Oscar europeo senza per questo essere accusato di plagio. A sorpresa,ma non troppo,fa incetta di statuette la pellicola di Lars Von Trier
“Melancholia” che succede a Roman Polanski e il suo
The Gostwriter,vincitori l’anno scorso. Sono state tre le categorie attribuite al film,miglior film,migliore fotografia e quella dei migliori costumi che in un certo qual modo forniscono un’idea chiara sulle basi della creativa storia. Il premio della migliore regia va alla danese Susan Bier per
In Un Mondo Migliore che aveva già ottenuto l’Oscar americano. La regista oltre aver battuto il connazionale Von Trier sbaraglia la concorrenza di altri pezzi da novanta che avevano gareggiato a Cannes,Kaurismaki(
Miracolo a Le Havre) e i fratelli Dardenne (
Il Ragazzo con La Bicicletta). L’altro trionfatore uscito dalla kermesse è l’inglese
Il Discorso del Re,praticamente un film che si è rimpallato di Oscar in Oscar finendo per lasciare un’impronta profonda nel 2011 cinematografico. Colin Firth si è preso ancora la statuetta di miglior interprete ma la premiazione è raddoppiata con quello per il montaggio.
Terry Gilliam con la statuetta
Non finisce qui dal momento che la storia su King George ha primeggiato anche nel People’s Choice Awards,sorta di premio ecumenico del pubblico dove era candidato fra gli altri
Benvenuti al Sud. Il miglior documentario è risultato
Pina di Wim Wenders mentre il cortometraggio sul tetto d’Europa,battendo altri quattordici candidati,ha il titolo di
The Wholly Family ed è diretto da Terry Gillliam. Una produzione italiana ambientata a Napoli dove il folclore locale ben si adatta alle figurazioni talentuose dell’autore americano trapiantato da anni in Umbria. Un piccolo successo che fa capire come una storia italiana possa aspirare ad una comunicatività internazionale se guidata da un maestro della settima arte. Per il resto il cinema italiano quest’anno,a parte
Habemus Papam,riconosciuto con due candidature e da un grande successo in Francia,aveva ben poco da offrire all’Europa.
Film Indipendent Awards
Quasi in contemporanea dall’altra parte dell’oceano venivano rese pubbliche a Los Angeles le candidature dei Film Indipendent Spirit 2012. In effetti lo spirito di questo premio non è solo indipendente ma risulta accurato e intuitivo nel recepire il clima che tira anticipando di solito la chiamata di titoli pronti per l’Oscar. Consideriamo che l’anno scorso ha visto prevalere fra gli altri film che sono stati protagonisti dell’ Academy Awards ovvero
Il Cigno Nero,lo stesso
Discorso del Re e
Un Gelido Inverno. Le pellicole che si presentano ai nastri di partenza con le maggiori credenziali sono
The Artist con cinque candidature e
Drive con quattro. Molti puntano su
The Descendants,lavoro diretto da Alexander Payne (
Sideways) con George Clooney,che ha ricevuto quattro nominations. Il quattro continua a uscire sulla ruota di
Beginners di Mike Mills interpretato da Ewan Mc Gregor e Melanie Laurent,tre sono appannaggio per
Margin Call. Fra le pellicole non in lingua inglese si evidenziano il sempre più acclamato
Una Separazione,
Il Ragazzo con la Bicicletta,ancora
Melancholia che sta alzando molto le proprie quotazioni internazionali. I giochi prendono il via e la grande corsa dei premi incalza con tanta voglia di competizione.