La misteriosa leggerezza dell’amore
Colpa delle Stelle alle prese con romanticismo e destino, un enigma che parla
Una relazione nel fondo della caduta per capire se esiste la scelta giusta Shailene Woodley e Ansel Elgort in 'Colpa delle Stelle Hazel (Shailene Woodley) e Gus (Ansel Elgort) vivono l’amore spontaneamente nonostante l’handicap di gravi malattie che lasciano alle loro vite il tempo di un soffio. Forse è per questo che ogni pensiero domanda risposta consegnando all’ansia di un percorso segnato l’agognato desiderio di chiamare ancora una scelta. Non sappiamo se il destino è qualcosa di già scritto o fotografa una mappa dove cerchiamo una strada,sicuramente avvince la splendida determinazione di Hazel,che scorge leggendo alla fine nel romanzo del suo scrittore preferito,un’ultima frase incompiuta. Cosa succede dopo quei punti sospesi ? Andrà ad incontrare insieme a Gus il romanziere,un tipo ispido e solitario,per saperne di più sul racconto avvincente a suo parere irrisolto. Questo capitolo è una delle parti migliori del film perché va a collegare nel valore delle parole la soluzione del loro possibile enigma esistenziale,i significati letterari possono disegnare nel linguaggio per immagini l’architettura di concreta e luminosa risposta. Peter Van Houten (Willem Dafoe) non è soggetto che inventa e dispone del mistero,è parte integrante dello stesso anche lui oggetto e pedina di un progetto arcano che non può controllare per quanto l’osservi con sagacia. L’amore è l’energia che sovrintende la conoscenza aprendo la via mai solcata,perché nel fondo della caduta si cela l’impronta della forza del volo. Nel caso doloroso di Hazel & Gus c’è una verità interiore di inequivocabile fascino,non si può scegliere di non soffrire ma possiamo scegliere per chi soffrire e la rivelazione che il libero arbitrio e la giusta direzione sono sempre illuminati. Probabilmente abbiamo tutti la responsabilità dentro uno strano ordine matematico criptato che dispone del nostro individuale numero nell’infinito ma ogni infinito è diverso da altri infiniti. Per insondabili ragioni qualcuno si presenta immenso,altri appaiono con evidenza meno ingombranti.
13 settembre 2014
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