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L’America che verrà
“American life” ci porta in viaggio negli States di oggi alla ricerca del domani
Un film che Sam Mendes dedica all’uomo che sta per nascere

Foto da 'American Life'
Foto da 'American Life'
Lo sguardo di Sam Mendes verso l’America è quello di un inglese che sa vedere da vicino la cultura del paese ma nello stesso istante sa inquadrarla da lontano per assumere un angolo preferenziale di distanza critica. In fondo la passione più marcata che lo sostiene,il teatro,gli ha fornito un package da autore moderno specificatamente attratto dai conflitti indicativi di una società in divenire. Tennessee Williams può essere considerato senza reticenza un ispiratore fondamentale. Il film odierno meno stilizzato,psichedelico,visionario ed anche crudo rispetto ai precedenti porta ancora linfa di osservazione sugli States,cercando un punto di vista dai toni sommessi ma non di meno interrogativo verso una fase di passaggio storico come la presente. Curiosamente il test esistenziale non viene esercitato su esperienze conosciute ma sulle probabilità,potenzialità che la società,anzi le società,potranno esercitare sul futuro,in questo caso rappresentato da una vita di prossima nascita.

Il regista Sam Mendes
Il regista Sam Mendes
Mendes affronta dichiaratamente la strada del cinema con lo screening più seducente dei generi,ovvero la sceneggiatura on the road. Se ne serve per conoscere gli stili di vita di un continente,attraversando le culture multietniche,cercando di valutarne il senso prospettico intramezzato da risvolti critici senza chiusure nichiliste. L’uomo che sta per affacciarsi in questo mondo non troverà punti di riferimento certi,perciò le strade solcate saranno la mappa di un viaggio dai contorni insicuri per i prossimi genitori,come pure restituiranno l’immagine speculare per capire bene dove le culture vecchie e nuove potranno essere nutrici affidabili. Una pellicola spesso disseminata di sottigliezze importanti nell’apparente normalità narrativa,motiva la direzione di un riflettore sul palcoscenico di un paese che forse nell’acuto di una crisi sa mostrare ancora una facciata rilevante,precorritrice probabilmente di scenari nuovamente giovani
Franco Ferri