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I critici che raccontano il domani
Negli Usa i film vanno sotto la lente speciale dei media
La critica diffonde ogni mese l’elenco dei migliori e peggiori

Joey Berlin, Presidente BFCA
Joey Berlin, Presidente BFCA
La critica negli Stati Uniti svolge un ruolo fondamentale in quel delicato segmento che segue il confine fra informazione cinematografica tout court e la conoscenza,divulgazione del metabolismo dei film in rapporto alle dinamiche culturali della società. Riesce ad interpretare con puntualità il giusto grado della comunicazione mettendo insieme due tipi di decrypt mediali,quello giornalistico di saper ben raccontare un fatto con quello di applicare l’attenzione più qualificata e neutrale ad una pellicola anche lontana. E’ praticamente normale per un critico di New York,Boston,Chicago ma anche di Los Angeles commentare su un film o regista asiatico,medio orientale con dettagliata accortezza senza mai dimenticare il dovere professionale verso il lettore. Il nostro plauso trova spessore dopo tante letture e approfondimenti vari sui report nord americani mostrandoci la favolosa area di un mondo a parte se confrontato con quello dei critici italiani. Da noi è diffuso a pioggia un certo tipo di conflitto d’interessi che finalizza i giudizi al marketing di un film. L’importanza dei critici,visti come arbitri di una partita importante,qualifica la condizione di cultura cinematografica ponendo domande basilari sul divenire mettendo l’industria stessa,oltreché sui binari del pubblico,su quella di un benefico supporto qualitativo mai domo.

 

La critica cinematografica è un filtro che fa selezione,a volte dura ma necessaria,senza questo software non ci saranno tendenze ed eccellenze. In molti conosceranno la Broadcast Film Critics Association, l’organizzazione di critici che ogni anno premia le migliori categorie con l’intervento di 250 associati facenti parte di tutti i media Usa,compresi online. L’edizione di quest’anno ha in un certo senso anticipato e ispirato l’Oscar premiando Ben Affleck, Daniel Day Lewis,Quentin Tarantino,Anne Hathaway come nomi di punta di una valutazione senza pausa. L’associazione con il voto dei suoi membri valuta anche periodicamente,settimana per settimana, mese dopo mese l’impatto dei film,stila una classifica a punti evidenziando i film migliori come pure,senza ipocrisie,i peggiori. Fra i voti più alti si ricorda 93/100 di Una Separazione,il film iraniano che vinse l’Oscar nel 2012. I ratings attuali mettono in testa la riedizione di Jurassic Park ora in 3D con 88/100 (quante recensioni negative si ricordano in Italia ! A chi dava fastidio ?),42 di Brian Helgeland,film sportivo che ottiene 83/100 e Disconnect di Henry Alex Rubin (75/100),thriller con storie che si intrecciano in una lotta per vivere comunicando. I peggiori sono risultati Tyler Perry's Temptation: Confessions of a Marriage Counselor (45/100 ),The Host (53/100),G.I.Joe-La Vendetta (58/100).
Franco Ferri
14 aprile 2013