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Oscar 2025: Megafono, news e nominations fantasma
Ministero della Cultura a caccia di egemonia abbraccia il cinema italiano
Ma all’Oscar il Made in Italy dei film non seduce come pizza e parmigiano

A cura di Franco Ferri

Lucia Borgonzoni:Endorsement svanito per i film italiani
Lucia Borgonzoni:Endorsement svanito per i film italiani
Le notizie vere sono basate su fatti,fondati,compiuti,e devono essere redatte quali risposte certe a domande pertinenti seguendo in maniera pragmatica la regola delle 5 W tipica del miglior giornalismo. Who? (Chi?), What? (Che cosa?),When? (Quando?),Where? (Dove?),Why? (Perché?).dovrebbero rappresentare per chi fa informazione delle coniugazioni fondamentali per raccontare un narrato autorevole e di evidente,sicuro riferimento. Fa sorridere ricordarlo in periodi di fake news quando chiunque può scrivere stupidaggini e altro sui social,ma per certo costoro non vanno presi sul serio e non saranno mai informazione. E’ sorprendente invece che il Ministero della Cultura possa optare per pratiche che,seppur non esattamente fake,lasciano comunque una scia dubbiosa sull’effettiva veridicità di una news e sulla garanzia dei relativi commenti. Una notizia fantomatica si presentava ai primi di gennaio dedotta da un comunicato del dicastero che aveva appena lanciato uno squillo di sostanza fatua e dal contorno interlocutorio (ancor prima delle votazioni per le candidature alla Notte di Hollywood). Enfasi e pomposità delle parole non offrono chiarezza cristallina in mancanza di un comprovato epilogo. Si corre senza giocare così sembra suggerire il testo,”Questo straordinario traguardo”,che segna subito una figurazione fumosa. La partita non è ancora iniziata ma i toni che usa la Sottosegretaria,Lucia Borgonzoni,aggirano quelli del normale incoraggiamento apparendo nella più esemplare forzatura propagandistica. Secondo la rappresentante del Governo,” l’Italia in questo momento è più che mai protagonista nella scena cinematografica mondiale”. Affermando con logica stravolta e arbitraria dirà,“L’ammissione del film «C’è Ancora Domani» di Paola Cortellesi in corsa per la nomination agli Oscar che si aggiunge alla presenza di «Vermiglio»di Maura Delpero,testimonia il prestigio e la competitività del nostro cinema a livello internazionale”. Basta solo l’iscrizione ad un torneo titolato per permettere ad un’istituzione di sentirsi autorizzata da giusta causa e di lanciare la notizia bomba? Serve soltanto iscriversi a prescindere dai risultati concreti per inebriarsi del trionfante clima da fase finale? Evidentemente sì,quando la Vice-Ministra nell’aria satura di “Orgoglio” e spinta identitaria considera che avremmo due film nella massima competizione mondiale. Azzardando un acuto da crescendo operistico preparava il gran finale,”Il successo di Cortellesi,insieme alla qualità delle altre produzioni italiane,conferma la nostra eccellenza in questo settore e la capacità del cinema italiano di raccontare storie universali”. Purtroppo alla resa dei conti la notizia reale e vera,quanto attesa e prevista,non rileverà alcun film italiano alle Nomination Oscar 2025. Sembrava una velina governativa di stravagante ufficiosità tuttavia scopriremo,giornali,siti web e tanti assuefatti all’“esser grulli” (come diceva Benigni) che hanno copiato,pubblicato,i passaggi senza null’altro proferire. L’agenzia Ansa al proposito aggiungerà di suo “La campagna americana di Paola Cortellesi ha dato i suoi frutti inizia la sua corsa verso gli Oscar. Il pigro giornalismo da scrivania batte quello esperto e puntuale sul campo allestendo scenari da operetta. Delusione anche per Vermiglio,ma la sua nomination non era pronosticata nemmeno dal bene informato,The Hollywood Reporter,che aveva anticipato da giorni un’azzeccata lista prediction senza la pellicola della Delpero. Il comunicato stampa aveva spiazzato pure gli amministratori territoriali del Trentino che continuavano a credere sul film in base all’ufficialità presunta delle parole ministeriali. La notizia della candidatura del film agli Oscar è fresca” .(?!).”E se «Vermiglio» film dovesse conquistare le statuette statunitensi,Vermiglio paese,potrebbe riscoprirsi meta turistica mondiale” (Corriere del Trentino). I mondi virtuali sono la grande illusione del cerchio contemporaneo. La località subalpina speriamo trovi presto nuove occasioni per rilanciarsi,intanto la prossima Notte degli Oscar sancirà con certezza un difficile momento per i film nazionali. Il Made in Italy del cinema all’estero non piace come la pizza e il parmigiano. Da tempi lontani l’immagine internazionale ha perso credibilità,non riscuote fiducia soprattutto per l’inadeguatezza culturale di sapersi evolvere. Semmai sta risultando negativo protagonista nell’assecondare la decadenza del paese,e contrariamente a quanto affermato da Lucia Borgonzoni non contempla affatto caratteristiche di universalità. La fisionomia di un potenziale Oscar da anni va ricercata,particolarmente nei film in lingua non inglese,all’interno di sembianze autentiche che individuino una origine mostrandola da sguardi e sensibilità differenti. Al di là del tentativo egemonico di Stato i titoli italiani sono apparsi cartoline beatamente ingessate e rinchiuse negli angusti rivoli del tempo andato,la loro piccola consistenza non ha trasmesso valori o coraggiosi insegnamenti controcorrente da rileggere sul presente. Vale la pena citare la stessa Cortellesi,che scettica sull’eventualità di una qualche candidatura Oscar al suo film ha suggerito con ironia di “Probabilità simili a quelle di un gatto in tangenziale”.