Primo Piano
Crossfire
Film Joker
Box Office World
Premi & Festival
Trova Cinema
La Vetrina
In Sala
Scrivici
SETTEMBRE 2024
TOP

Vuoi consultare i Film Joker dei mesi precedenti?
Scegli il mese e clicca su Vai

Il Meglio e il Peggio del mese
HUNGER GAMES di Gary Ross
Sceneggiatura di Gary Ross,Suzanne Collins,Billy Ray

Con Jennifer Lawrence,Liam Hemsworth,Josh Hutcherson,Elizabeth Banks,Stanley Tucci, Woody Harrelson,Donald Sutherland,Lenny Kravitz

Se a qualcuno venisse in mente che il nome di Gary Ross suggerisca qualcosa,avrebbe sicuramente ragione da vendere concretizzando nello stesso tempo acute doti da spirito cinefilo. Nel suo film d’esordio Pleasantville,piccola e geniale pellicola di corrosivo temperamento,metteva in evidenza lo spaccato intellegibile e chiaramente politico dei valori di una società partendo dalla fotografia. Gli anni ’50 di una cittadina americana venivano rappresentati nel bianco e nero simboleggiando l’alienante e statuaria vita conformista dei suoi abitanti. La successiva casuale scoperta del colore da parte dei protagonisti sarà una rivoluzione copernicana che andrà a mutare forme,musica ed emozioni mettendo all’istante la ricerca di nuove esigenze nel pensiero della piccola comunità,ma troveranno forte opposizione e tentativo di segregazione repressiva da parte del potere locale ostile e impositivo di regole anti colorazione. Riconoscibile per un’analoga scelta di stile e visione,rappresentativa di una spiccata esegesi sociale del nostro tempo,Hunger Games assegna alla scenografia iperrealista fatta di colori e tinte antinaturaliste la traslazione in prototipo fantasy di una concettualità etico politica virata al pessimismo. Un futuro non auspicabile che miscela iper tecnologia con architettura e immaginario visuale degli anni 30,sinonimo di un neonazismo barocco,sono le premesse di un imponente reality show nel quale si condensa la centralità di un potere mediatico ancor più cinico di quello politico ma essenziale nel controllo dei popoli. Nel momento in cui il sentimento di ribellione va sedato e la schiavitù contrabbandata per fratellanza,il grande game della vita o della morte serve a controllare e riadattare sentimenti di amore,odio,guerra e pace attraverso la permeabilità emotiva di una seguitissima living story. L’immedesimazione che il pubblico dei distretti di Panem (un Nord America post Stati Uniti ) catalizza dalle gesta della giovane nella lotta per una sopravvivenza non solo mediatica,non si concretizzerà solo nel fascino indotto dai significati archetipi del bosco,ma ci indirizzerà nel substrato di una fiction con caratteri di virtualità reale mai distaccati nel sollecitare bisogni primari della personalità. Lo stesso meccanismo ha probabilmente fatto centro nella curiosità identificativa degli spettatori del cinema tributando per la pellicola un successo mondiale strepitoso ben oltre l’eco prodotto dal best seller letterario. Le nuove tendenze e gusti di un cinema che fa i grandi numeri si manifestano anche da qui,per lo stesso parallelo si potrebbero scorgere ulteriori motivazioni e cercare di capire perchè il pubblico italiano invece è rimasto indifferente. L’altra faccia di un arguto dibattito mai disgiunto dalla realtà.